Lo spam fa trent’anni…!

In effetti questa cosa dello spam, delle mail-spazzatura, è ben nota a tutti i naviganti ormai. Per quanta attenzione si possa fare nel non divulgare inopinatamente il proprio indirizzo email, a quanto pare alla fine una buona parte di spam arriva a tutti. Proprio oggi parlavo con un collega il quale mi diceva che – solo per l’indirizzo di lavoro – riceve qualche centinaio di mail spazzatura ogni giorno. E purtroppo è abbastanza frequente; non posso che essere contento, per parte mia, dell’efficacia del filtro antispam di Gmail (e personalmente sono sui 10000 spam al mese, raccolti da un paio di accounts che confluiscono in Gmail); ma anche così il problema rimane, anche se è meno fastidioso, e la possibilità di perdere quel mail importante tra il mare di mail “non richieste” c’è sempre…

Che dire: consoliamoci magari leggendo “la storia” del primo mail di spam, interessante anch’essa come – a parer mio – ogni sguardo all’evoluzione dell’uso del computer (anche se certo questo episodio iniziale aveva ben altri e più “lievi” caratteri rispetto alla consuetudine odierna!)

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