Buzz, il social network nella tua mailbox…

E’ “antico” appena di pochissimi giorni, eppure il nuovo social network Google Buzz, sta già calamitando una notevole attenzione nella rete globale. Numerosi articoli su siti assai frequantati come Techcrunch o Mashable stanno fornendo fin dal momento dell’uscita una copertura straordinaria a questo servizio. A testimonianza – se ce ne fosse bisogno – di come nell’attuale fase dello sviluppo delle comunicazioni,  Google è decisamente protagonista, nel bene e nel male.

Per quanto sicuramente sarà suscettibile di evoluzioni ancora largamente imprevedibili, già qualche considerazione sul nuovo servizio forse può essere formulata. Google in effetti ha già fatto diversi tentativi in campi analoghi a quello che viene a coprire Buzz (ricordiamo al proposito soltanto l’acquisizione di Jaiku, che Google tenne nel cassetto diversi mesi per poi… decidere di non farne nulla!). A me sembra che abbia imparato con profitto dalle esperienze passate, oltreché da “modelli” già in rete  da tempo (Friendfeed su tutti: non sfuggono anche ad un osservatore superficiale le numerose analogie con il servizio recentemente acquisito da Facebook).

Per quanto diversi commentatori (tra cui Robert Scoble, nome ben noto nell’ambito dei socilal network) abbiano giustamente messo in luce alcuni limiti del sistema – almeno di come si presenta allo stato attuale, a pochissimi giorni dal rilascio – vi sono indubbiamente diversi punti interessanti e potenzialità in Google Buzz, meritevoli di nota:

  • Il fatto semplicissimo di averlo inserito direttamente dentro Gmail, fa sì che Buzz parta immediatamente con una grande base di utenti, almeno potenziali
  • La geolocalizzazione. Esperimento già tentato in Jaiku mobile, in un cerrto grado, ma qui realizzato compiutamente. Provando da iPhone o iPod Touch, si capisce la vera forza di Buzz. Si possono scegliere di vedere i messaggi delle persone che abbiamo sottoscritto, o di quelle “nelle vincinanze”. E mi pare che funzioni piuttosto bene!

Al primo punto – e non mi sembra sia stato sottolineato da molti – a mio avviso è legato anche un discorso di “cultura” e percezione dei social network: averlo inserito nativamente in un diffusissimo programma di posta elettronica, è anche un messaggio forte di Google per indicare che il web “sociale” è da considerarsi un “normale” strumento informatico (e non una opzione per particolari fasce di età o di interessi) esattamente come ormai è avvertito lo stesso scambio di email.

Tutto questo, ed altro, fanno sicuramente pensare che – nonostante le sue attuali limitazioni – Google Buzz è qui “per restare”. Google gioca una carta forte sul piano dei social network: il tempo ci dirà se la sua scommessa è stata vincente. I sospetti che lo sia non mancano. Voi che ne pensate?

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Pubblicato da Marco Castellani

Marco Castellani, astronomo, divulgatore, scrittore

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