Leggere sull’iPad

Benché possegga un Kindle, sempre più spesso mi trovo ad usare l’iPad come lettore di ebook. Le ragioni sono molteplici, e vanno dalla comodità di avere per le mani un solo strumento che fa tutto (gestire la posta elettronica, scorrere le news, consultare un sito quando serve), al fatto che è una device che non necessita di luce esterna (in pratica, posso leggere di notte senza disturbare nessuno). Ovviamente, niente batte un vero lettore di ebook come possibilità di leggere senza stancare la vista, e come visibilità in luce piena. Su questo siamo d’accordo. Ma per un uso domestico (in interni) mi pare che un tablet se la cavi abbastanza bene.
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A differenza del Kindle, sull’iPad mi trovo a poter scegliere tra vari fornitori, per i contenuti digitali da leggere. C’è ovviamente l’applicazione iBook con il suo store. Accanto a questa vi sono diverse altre applicazioni che possono egregiamente affiancare o sostituire il software di Apple. Quale scegliere è come spesso capita, più questione di gusti che di superiorità tecnica. 
iBook è un software splendido, devo dire. E’ fatto veramente bene: permette di scaricare libri acquistandoli dallo store di Apple, ovviamente, ma consente anche di inserire libri prelevati altrove, purché in formato epub non protetto (o con social DRM), oppure in PDF, sempre non protetto. La visione della libreria è molto curata e graficamente appagante. Inoltre permette una agevole divisione in varie sezioni. L’acquisto di libri consente di scaricare gratuitamente una anteprima del volume, per decidere di un possibile acquisto dopo aver letto le prime pagine. 
Altri vantaggi sono, un sistema di annotazione molto comodo e curato (con possibilità di evidenziare passaggi in vari colori e aggiungere note), l’esportazione delle note via email, la possibilità di gestire libri “speciali” con caratteristiche multimediali aggiuntive (libri d’arte con zoom sulle figure, ad esempio, ma non solo). Un’altra cosa che apprezzo molto è il fatto che quando si acquista un volume questo si sostituisce automaticamente all’anteprima acquistata (cosa che con Amazon non avviene).
Lo svantaggio principale è che è un sistema decisamente blindato. Io che non ho un iPhone (o non ancora…), se voglio rileggere un brano di un libro, non posso farlo via web o neanche via computer (nemmeno quelli con la meletta, per capirci), ma devo aspettare di tornare a casa e riprendere in mano l’iPad. A volte è seccante.
Kindle su questo punto è esattamente l’opposto. L’ubiquità è forse la sua dote principale. Esiste un’applicazione Kindle per quasi ogni cosa che abbia uno schermo (purtroppo linux rappresenta una notevole eccezione, in questo): gli ebook acquistati su Amazon li posso leggere sul Kindle vero e proprio, sul computer, sugli smartphone (Android e iOS), sui portatili… ovunque. Esiste perfino una web app che gira in un browser. E ogni volta – se sono in rete – il sistema aggiorna la mia posizione all’interno del libro. Inoltre posso inviare sui social network i passi rilevanti di un libro e le mie annotazioni in merito. 
Per chi legge molto, vi sono piccoli ma non trascurabili svantaggi. Le annotazioni su iBook sono più facili ed eleganti, qui vi è un solo colore per evidenziare. L’acquisto di un volume avviene separatamente dal campione gratuito, per cui si perdono anche le eventuali annotazioni già apportate sul primo. L’interfaccia grafica è certo curata ma non quanto quella di iBook (l’unica in cui mi sono imbattuto capace di simulare un libro vero e proprio, inclusa l’ombreggiatura che simula efficacemente la curvatura delle pagine verso il centro). Inoltre utilizzando entrambi gli store, mi sono accorto che molti libri, soprattutto quelli pubblicati non troppo di recente, se scaricati su Amazon non hanno un indice cliccabile che porti direttamente ai vari capitoli, mentre l’analogo su iBook mi pare ne sia sempre dotato. Per certi libri, è una comodità notevole.
Rimane il fatto che entrambi i sistemi sono chiusi nel loro splendido universo (più vasto quello di Amazon, più stretto quello Apple): non posso esportare un libro e leggerlo su una applicazione che piace a me.  Inoltre sono vincolato per l’acquisto ai rispettivi store. 
Il caso degli epub (protetti con DRM o non protetti) è già diverso, in questo. Hanno circolazione sicuramente più ampia, e non sono limitati ad uno specifico software di lettura, o device. Stay tuned, ne parleremo in un prossimo post!

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Pubblicato da Marco Castellani

Marco Castellani, astronomo, divulgatore, scrittore

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