I libri di Google mi stancano…

Per qualche “misterioso” motivo, pur con diversi canali di approvvigionamento per i libri digitali, accade che quasi sempre vi siano a disposizione i medesimi titoli, nei vari negozi. E per giunta (fatte salve particolari offerte) allo stesso identico prezzo. Dunque la scelta di un negozio oppure un altro dipende sostanzialmente dalle opportunità e dalle preferenze di lettura.
Ovviamente chi ha un Kindle vero e proprio opterà per il negozio di Amazon. Usando un iPad, ad esempio, già le opportunità di scelta si moltiplicano. Restando ai fornitori di contenuti più noti, già è possibile scegliere tra Google, con il suo Play Books, Amazon (Kindle) e Apple stessa (con iBooks). 

eBooks

Ieri ho voluto provare ad usare lo store di Google, mai frequentato seriamente fino ad ora. Ho ponderato i vantaggi, nella mia situazione… Per iPad c’è la relativa applicazione per la lettura. Inoltre posso leggere anche sul mio Android Xperia Ray. E per garantire una leggibilità più diffusa, c’è anche la possibilità di accedere ai propri libri in un browser (per Google, ogni cosa d’altronde deve alla fine girare in un browser!)
Così ho acquistato un volume e ieri sera ho iniziato a leggere. Beh, no. Insomma, non mi convince. Per qualche motivo l’applicazione su iPad non presenta i caratteri così ben definiti come con iBooks o anche con l’applicazione Kindle, e mi pare di avvertire, alla lunga, un certo affaticamento della vista. Almeno con la visione “notturna”. 
Inoltre. La capacità di evidenziare dei passaggi non è così evoluta come per gli altri due software (viene messa in crisi già cercando di evidenziare un brano che copre due pagine), e manca – per me – una modalità di lettura “seppia”, che personalmente preferisco, per la lettura diurna.
Certo, Play Books è arrivato da poco. Sicuramente sarà migliorato. Per ora però non credo che comprerò altri libri tramite questo canale. Torno a Kindle e iBook. Il primo lo leggo dappertutto, il secondo è blindato dentro i device Apple ma – ahimè – è anche il migliore, secondo me…

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Pubblicato da Marco Castellani

Marco Castellani, astronomo, divulgatore, scrittore

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