Nexus vs iPad: DayDream

Il mio amico utente iPad da anni, che ha fatto la follia di comprarsi un tablet Nexus 7, non perde occasione per raccontarmi le sue peripezie derivate dalla pratica di un confronto accanito ed intensivo dei due sistemi. L’unica cosa che posso fare, a questo punto (visto che non riesco a non starlo a sentire), per mettere a frutto quanto apprendo via via, è quella di riportare in questa sede alcune delle sue impressioni.

La cosa poi ha un certo margine di inevitabilità, complice la nostra abitudine di vederci la mattina al GruppoLocale BAR (quello dopo la piazzetta, svoltato l’angolo, proprio fronte al parco) per prenderci un buon caffè, prima di dirigersi ai rispettivi uffici (lui lavora in una casa editrice, io – è noto – faccio l’astrofisico). Ora, io l’iPad non me lo porto appresso sempre, lui invece – col fatto che il Nexus è piccolo e compatto – capace che quando meno te lo aspetti lo tira fuori dalla tasca della giacca e inizia a farti vedere (volente o nolente, modello volete vedere le foto del matrimonio?) tutte le mirabolanti caratteristiche, tutte le intriganti specificità. O magari (dipende anche dall’umore e dal tempo atmosferico, se piove è più probabile) a sottolinearne implacabilmente i limiti.

TheDayDream

The Day Dream, di John William Godward

L’altro giorno comunque me ne ha insegnata una nuova. Non vi sono solo i widgets (io già quelli non ce li ho, sull’iPad). C’è un’altra cosa. Le applicazioni sul Nexus possono anche presentare uno specifico comportamento allorquando si lascia – poniamo – il tablet acceso e non utilizzato, tipicamente per la procedura di ricarica. O quando si mette sul dock. Avendocelo. 

E’ la funzione DayDream (sogno ad occhi aperti). Ora, guardate, io darei un premio già a chi ha pensato il nome, perché lo trovo evocativo e decisamente poetico. Anche il mio amico è d’accordo, tra l’altro…

DayDream, se ho ben capito, risponde alla domanda spinosa cosa far fare automaticamente al tablet quando non fa niente?

In pratica, laddove l’iPad da inattivo può funzionare al massimo come cornice foto (c’è l’opzione apposita) DayDream estende razionalmente questo concetto a livello delle applicazioni, le quali possono fornire – se gli sviluppatori lo prevedono – un supporto alla specifica funzione per inviare sullo schermo i propri contenuti.  

Così mi sono… ehm… il mio amico si è ritrovato la possibilità di usare il Nexus come elegante orologio da tavolo, tanto per iniziare. Ma questo è niente. Applicazioni come Flipboard lo trasformano ipso facto in una finestra spettacolare sulle news e sulla timeline dei propri social network. Ovviamente – capirete bene – ogni sito di notizie ed aggiornamenti, o fotografie di gattini –  può fare di DayDream un uso davvero ghiotto. Che poi dipende ovviamente dai proprio gusti. Il mio amico ad esempio spesso lascia DayDream impostato su Appy Geek così (mi racconta) si fa una scorpacciate di notizie tecnologiche senza dover nemmeno premere un pulsante.

Come è come non è, questa cosa di DayDream mi ha intrigato abbastanza. Continuo a pensare che molte App si presentino meglio sull’iPad, questo non me lo leva nessuno dalla testa. Però questo Nexus alla fine, ha delle cose veramente simpatiche. 

Devo dirlo. Un po’ lo invidio, il mio amico. 

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Pubblicato da Marco Castellani

Marco Castellani, astronomo, divulgatore, scrittore

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