Come passa, il tempo…
@mcastel Just wanted to let you know you have been on Twitter for 6 years today: http://t.co/yuMpWYWikV
— Twopcharts Italiano (@it_twop_1000) October 11, 2013
Come passa, il tempo…
@mcastel Just wanted to let you know you have been on Twitter for 6 years today: http://t.co/yuMpWYWikV
— Twopcharts Italiano (@it_twop_1000) October 11, 2013
E’ stato un bell’esperimento… |
I percorsi della tecnologia non sono così lineari… |
Tutto scorre, ed anche in maniera molto veloce. Almeno su Internet.
Per caso sono andato ad imbattermi in un vecchio post sul mio Tumblr (a proposito, ma è troppo bella l’opzione che consente di scegliere un post a caso), che meglio di tante considerazioni mostra la validità del filosofico asserto che apre questo intervento.
Nello stile tipico e amabile di Tumblr, il post in questione è molto semplice, appena una citazione:
“With other micro-blogging solutions, there seems to be pressure to post something that actually means something, be that a link, video, url or whatever. Turns out that I don’t like that kinda pressure. So, when people predict the demise of twitter, especially with the out-of-beta launch of pownce, I think they are missing the point. It’s not about features, it’s about the ‘feel’ of it.”
Il post è ripreso da un blog, e pubblicato nel mio tumblr nel febbraio del 2008; consultando la sorgente, si ha la prima sorpresa; il sito non è più attivo, l’originale non si può più consultare.
Che tutto scorra si evince anche dalla frase citata, che riporta una situazione già inattuale, apparentemente lontanissima… la predetta debacle di Twitter non solo non ci è stata, ma è stato invece il suo contendente, ovvero pownce, allora in promettente beta, ad aver compiuto una rapida parabola che da tempo è terminata con la sua chiusura.
Ricordo il motivo per cui l’ho postato. Lo lessi e vi trovai subito l’eco di una sensazione provata di persona. La possibilità di apportare commenti in diversi servizi di microblog in effetti innesca (innescava) un meccanismo psicologico di autovalidazione del materiale inviato; se posso aspettarmi un commento, alla fine mi aspetto un commento, e scrivo in modo da stimolare un commento. Mentre su Twitter non esisteva un vero sistema di commenti (e tuttora il sistema di “risposte” è del tutto peculiare e distante dal tipico modello, derivato dal classico paradigma del blog). Bene o male che fosse, il meccanismo era diverso, uno si sentiva più libero.
Il 2008 è appena dietro l’angolo, eppure la situazione di questa specifica fettina del web, che è quella dei microblog, conosceva allora un fermento incredibile; vi era un senso frizzante di possibilità, di sensazione che i giochi non fossero ancora tutti fatti. Poi anche facebook non era così totalizzante come ora.
Al confronto la situazione attuale è molto meno eccitante; Twitter la fa da padrona, gli altri si prendono fettine, a volte interessanti, come magari Identi.ca, ma lo standard è stabilito. La sensazione è che la torta sia già stata spartita, almeno per un pò. Prova ne sia che il nuovo iOS5 di casa Apple addirittura incorpora Twitter come servizio integrato. Stiamo insomma andando verso una normalizzazione verso alcuni servizi ormai acquisiti come standard, che sarà anche comoda (e probabilmente, inevitabile), ma certamente marca un impoverimento in termini di scelta.
Tale è il movimento veloce sulla rete, che non dubito molte persone potrebbero datare il post solamente analizzandone il contenuto (l’ascesa di pownce, i dubbi sulla tenuta di Twitter — come un carotaggio nella storia passata, da quello che si vede si può fare la datazione).
Tutto scorre, insomma. E c’è anche da aggiungere, le previsioni su Internet, peggio di quelle meterelogiche, vengono spesso disattese dai fatti… 😉
Un thread in Qaiku. Come spiegare le doti di Arch linux, su Twitter? 🙂 |
Ammettendo che la mia visione delle sue qualità risulti condivisa, ebbene, non sarebbe la prima volta che a vincere non è il migliore…. Ora dirò una cosa su cui si può forse dissentire… ma quant’è superiore la base di utenti di Windows XP rispetto a quella di una moderna qualsiasi distribuzione linux…??
Ve lo devo dire, provo una certa eccitazione nel saltare dentro un progetto che a mio avviso presenta delle buone potenzialità, e seguirne gli sviluppi dall’interno, giorno per giorno… Vederlo crescere pian piano, interagire con gli sviluppatori (spesso molto più attenti e disponibili dei gestori di un grosso progetto pienamente avviato). Proprio questo mi sta accadendo al momento attuale con la piattaforma di microblogging Qaiku, della quale ho già parlato in varie riprese, in questo blog.
Qaiku si presentava all’epoca quasi come un clone di Jaiku o appena poco più, ma con una serie di cose in via di sviluppo assai promettenti, tra i quali un supporto embrionale al filtraggio per lingua, e soprattutto con un fervore di sviluppo interessante e contagioso. Le premesse iniziali sembra fossero fondate, perchè il tasso di sviluppo è rimasto piuttosto elevato e costante, con l’aggiunta progressiva di una serie di importanti funzionalità.
Ora è appena stato rilasciato un importante aggiornamento che ha il pregio anche di esaltare alcune delle caratteristiche peculiari di Qaiku (che personalmente ho trovato subito attraenti): tra queste spicca a mio avviso il pieno supporto ai filtri per linguaggio. Ora è possibile accedere in maniera rapida e semplice a tutti i messaggi scritti in un dato linguaggio (all’atto di inviare un aggiornamento, si può infatti specificare in che linguaggio viene inviato).
Ottima mossa dunque per Qaiku, piattaforma sempre più interessante. Da considerare per chi avverte come insufficiente il modello “conversazionale” di Twitter e affini. Peccato solo la presenza italiana sia assolutamente esigua al momento. Ma chissà, le cose possono sempre andare meglio…
… Let’s go forward, qaiku 😉
Powered by ScribeFire.
Sicuramente di “successo” il primo anno del servizio di microblogging Identi.ca, visto il numero di adesioni e anche di clients che già sono stati sviluppati per la piattaforma: iniziata quasi come un clone di Twitter, ha aggiunto nel tempo una serie di importanti innovazioni sul lato tecnico, come il supporto ai gruppi, alle tags, e molto altro…
Ora Identi.ca celebra il suo primo compleanno, e nel medesimo tempo aggiunge altre importanti innovazioni sul lato tecnico, come il supporto alle conversazioni: ottima aggiunta senz’altro, che dovrebbe contribuire a diminuire il senso di frammentazione proprio, in una certa misura, di tali sistemi di comunicazione “veloci”, muovendo verso un sistema più fruibile e “consistente”… e c’è qualche importante novità in cantiere anche per Linux (in specifico riferimento al software che costituisce il “motore” di Identi.ca, che è open source), a giudicare dal post su Control Yourself:
“With our private beta of the status.net platform and the release of version 0.8.0 of Laconica this week, I think that the coming year will be even more exciting. We’ve got a great piece of software for users to communicate with and for developers to build on; we want to make it easier for admins to install, monitor, upgrade and configure. Among other things, we plan release version 1.0 in the fall of 2009, and get into major Linux distributions and onto one-click install programs for major Web hosting companies.”
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