Apple apre (per forza)

Per piacere o per forza, si potrebbe dire. Escluso il primo fattore, per le circostanze in cui avviene, è senz’altro per forza che – almeno in Europa – Apple dovrà aprire alla possibilità di caricare applicazioni sul telefono senza necessariamente passare per lo store ufficiale.

Uno sblocco interessante che ci dice qualcosa. Soprattutto che – come nel caso dell’adozione del caricatore unico USB-C – un ente transnazionale capace di imporre delle norme serve.

E che il mercato non può essere lasciato a sé stesso.

Mai.

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Una semplice corsa…

Ieri sono andato a fare una corsetta nel parco.
La cosa mi ha fatto riflettere, sulla quantità di tecnologia che ci portiamo dietro ogni momento, anche per una semplice corsetta. Scendo con il mio Xperia Ray e gli auricolari, per sentire la musica mentre fatico. E la quantità di applicazioni che alla fine vado ad usare, mi sorprende, a pensarci.

Run
Io però, ero decisamente più vestito….!

Ascolto la musica con il player di Android. Traccio il percorso e i parametri dell’allenamento con Endomondo. Ogni tanto mi fermo e scatto qualche foto (Instagram, LightBox). Faccio il check-in con Foursquare. Quasi tutte queste cose poi parlano con il mio profilo Facebook e con la timeline di Twitter, naturalmente. 
Il GPS integrato viene usato per le applicazioni come Endomondo (che mi regala un bel tracciato della corsa fatta, con le relative statistiche su velocità e tempi…), Instagram (per la geolocalizzazione delle foto) e ovviamente Foursquare (anche se funziona egregiamente anche senza).

E dire che c’erano tempi in cui uno andava a correre così, semplicemente…

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