Ora, di esplorazioni dettagliate della nuova release ve ne sono tantissime in rete (ad esempio in italiano c’è quella su webnews, ma basta googlare un pò per trovarne a bizzeffe), dunque qui mi appunto solo qualche impressione d’uso. Diciamo, quello che mi colpisce senza “raspare” troppo sotto la superficie, al primo approccio. Vediamo…
- per un “malato” di social networks come il sottoscritto, Ubuntu 10.04 si presenta con un aspetto davvero interessante: è spiccatamente sociale. E’ infatti integrato il client gwibber (giunto ormai alla release 2.30.0.1) che supporta Twitter, StatusNet, Facebook, Identi.ca, Digg, FriendFeed ed anche Qaiku (un servizio di microblog con supporto alle lingue che mi piace molto, di cui ho già parlato nel blog, e del quale ho curato buona parte della traduzione dell’interfaccia in italiano). Di più, non è soltanto incluso, ma fa parte del concetto “sociale” di Ubuntu, per il quale si può intervenire sulla propria “presenza online” direttamente dalla barra di stato superiore di Gnome. Sono molto curioso (e lo sono anche gli sviluppatori) di capire se l’inclusione nativa di Qaiku in Ubuntu porterà nuovi utenti a mettere il naso in questa interessante ma ancora poco conosciuta piattaforma.
- Si è molto parlato in rete del nuovo negozio di musica online che arriva integrato dentro il “software di gestione e riproduzione musicale per GNOME” Rhytmbox, arrivato alla versione 0.12.8 (ma questo vezzo di andare avanti con le versioni zero punto qualcosa non lo vogliamo perdere??). Ho appena dato un’occhiata e tra l’altro i prezzi di diversi album sono molto interessanti e almeno in alcuni casi, nettamente inferiori a iTunes. Ma per qualche motivo ho provato ieri e oggi ad effettuare un acquisto senza riuscire a completare l’operazione.. si ferma a metà della procedura. Aspettiamo e riproviamo 😉
- Gli sfondi e tutto il desktop GNOME hanno il mio plauso, per la ricerca estetica che mi pare abbia avuto ottimo esito. Complessivamente, mi sembra abbastanza chiaro che Mac OS X sia stato ben tenuto in conto dagli sviluppatori di Ubuntu (fino ai particolari come le iconcine sulla parte sinistra delle finestre)… ma va bene così, no problem 😉
- Anche l’Ubuntu Software Center (il cui riferimento non troppo nascosto è ancora il repositorio software online di Mac OS X) ha fatto rilevanti progressi. E’ più facile e piacevole navigare tra le categorie per scegliere il software da istallare… gratuitamente, per giunta!
… voi che ne pensate, sto esagerando ?