My storytlr, il microblog che si fa narrazione…


My storytlr
Inserito originariamente da mcastellani
Tra i tanti “mashup” e siti che combinano ed arrangiano i propri “segnali” di presenza nel web ed i vari lifestreams (blog & microblogs, musica ascoltata, bookmark, digg, Google Reader e chi più ne ha più ne metta) mi stanno intrigando ultimamente le possibilità offerte dal sito storytlr.com.

In sostanza, è un sito che raccoglie i flussi provenienti dal proprio account Twitter, Last.fm, Google Reader, Flickr e altri (non sono moltissime le sorgenti, ma ne stanno aggiungendo altre) e le arrangia in una rappresentazione “stile blog”, raccogliendo insieme le entries di una data giornata e presentandone una visione unitaria e sufficientemente chiara.

In questo potrebbe non esserci nulla di straordinario: sono molti i siti che si propongono di unificare le propre fonti di “web presence” in un unico lifestream (prima su tutti Friendfeed [il mio qui], al momento), spesso con un parco di “sorgenti” dalle quali scegliere più ricco e articolato. Tuttavia, a mia conoscenza, spesso questi tools mancano nell’aspetto – se vogliamo – storicistico, ovvero mancano di modi per indicizzare e richiamare efficaciemente i post più antichi.

In questo contesto, Storytlr fa il bel lavoro di organizzare un calendario dividendo i post per anno e mese, in modo da poter trovare facimente anche i post più vecchi. In questo modo non si è costretti a “spaginare” all’indietro in maniera indefinita (come su Twitter) per trovare quel dato elemento; basta richiamare il calendario al mese giusto.Vi è anche una comoda funzione di ricerca, in ogni modo.

Un’altra caratteristica molto simpatica è quella di poter assemblare delle storie mischiando i vari elementi (foto, messaggi, etc) di un dato periodo: questa “storia” viene a costituire un elemento a sè, facilmente richiamabile e consultabile anche per chi non sia un affezionato follower: molto interessante per documentare viaggi, ad esempio.

Certo vi sono margini ampi di miglioramento (ampliare le fonti che si possono importare, permettere di modificare maggiormente il layout…), ma l’idea mi sembra valida. Mi piace anche il paradigma che vi stà dietro: come dicono a Storytl, “un blog per chi non ha tempo di fare un blog” (ma forse anche per chi lo ha, direi io).

Al di là dei meriti e dei limiti di Storytlr, [il mio qui] trovo interessante quello che simili iniziative, col loro stesso sorgere, documentano dell’evoluzione del web: il focus si sposta verso il micro, l’annotazione rapida di testi, immagini, impressioni sostituisce sempre più spesso il post lungo e meditato del classico blog (si pensi al successo di Tumblr [il mio qui], al proposito, oltre allo stracitato Twitter). Tanto che il blog ora viene a ricostituirsi dall’assemblaggio di tanti piccoli pezzettini, tanti “segnali” che – presentati insieme – restituiscono la storia e la caratteristica del dato blogger…

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Pubblicato da Marco Castellani

Marco Castellani, astronomo, divulgatore, scrittore

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