Storytlr, peccato perderlo…

Così è se vi pare… anche per il web2.0, si dovrebbe dire. Un mare magnum di opportunità, servizi, applicativi (e anche – bisogna dirlo – una buona dose di spazzatura e roba inutile).
Come un mare però risulta anche in perenne movimento, in rapida mutazione: capita ad esempio che anche servizi obiettivamente interessanti e utili vengano interrotti perchè gli sviluppatori non sono soddifatti della popolarità raggiunta, o non hanno tempo per seguirne il necessario sviluppo (niente infatti può rimanere fermo nel web e la storia si stratifica con una rapidità inaudita, complice anche il rapido sviluppo delle tecnologie informatiche).
La mia pagina su Stortlr.. finchè dura… 😉
Tra questi uno che indubbiamente mi dispiace perdere è Storytlr. Un ottimo aggregatore della propria presenza online, capace di raccogliere in una agevole forma di diario i post di blog, microblog, assieme con foto, playlist musicali, etc. Attraverso Storytlr tutto va (o meglio andava) a comporsi ordinatamente in un sito facilmente consultabile e “cercabile”: infatti, a differenza di tanti altri servizi puntati sul presente, Storytlr teneva fede alle prime cinque lettere del suo nome regalando una prospettiva storica sul proprio lifestream. Questo donava una sensazione di sviluppo e profondità ai propri (e altrui) interventi sul web, che a parere di chi scrive spesso viene a mancare. Storytlr permetteva anche di “cucire” tutti i pezzettini a formare delle vere e proprie “storie”; nel suo piccolo aiutava a rendere palpabile una memoria, percepibile un divenire, una progressione.
Peccato davvero che sia in chiusura (anzi doveva già chiudere con la fine dello scorso anno). Il codice è comunque stato rilasciato in forma open source, il che fa sperare che non tutto vada perso; ce lo dirà il tempo, e se son rose  (e se qualche volenteroso si prende carico di lavorarci), queste a suo tempo fioriranno..
Certo. Però per l’immediato,  mi dispiace perdere la mia pagina

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My storytlr, il microblog che si fa narrazione…


My storytlr
Inserito originariamente da mcastellani
Tra i tanti “mashup” e siti che combinano ed arrangiano i propri “segnali” di presenza nel web ed i vari lifestreams (blog & microblogs, musica ascoltata, bookmark, digg, Google Reader e chi più ne ha più ne metta) mi stanno intrigando ultimamente le possibilità offerte dal sito storytlr.com.

In sostanza, è un sito che raccoglie i flussi provenienti dal proprio account Twitter, Last.fm, Google Reader, Flickr e altri (non sono moltissime le sorgenti, ma ne stanno aggiungendo altre) e le arrangia in una rappresentazione “stile blog”, raccogliendo insieme le entries di una data giornata e presentandone una visione unitaria e sufficientemente chiara.

In questo potrebbe non esserci nulla di straordinario: sono molti i siti che si propongono di unificare le propre fonti di “web presence” in un unico lifestream (prima su tutti Friendfeed [il mio qui], al momento), spesso con un parco di “sorgenti” dalle quali scegliere più ricco e articolato. Tuttavia, a mia conoscenza, spesso questi tools mancano nell’aspetto – se vogliamo – storicistico, ovvero mancano di modi per indicizzare e richiamare efficaciemente i post più antichi.

In questo contesto, Storytlr fa il bel lavoro di organizzare un calendario dividendo i post per anno e mese, in modo da poter trovare facimente anche i post più vecchi. In questo modo non si è costretti a “spaginare” all’indietro in maniera indefinita (come su Twitter) per trovare quel dato elemento; basta richiamare il calendario al mese giusto.Vi è anche una comoda funzione di ricerca, in ogni modo.

Un’altra caratteristica molto simpatica è quella di poter assemblare delle storie mischiando i vari elementi (foto, messaggi, etc) di un dato periodo: questa “storia” viene a costituire un elemento a sè, facilmente richiamabile e consultabile anche per chi non sia un affezionato follower: molto interessante per documentare viaggi, ad esempio.

Certo vi sono margini ampi di miglioramento (ampliare le fonti che si possono importare, permettere di modificare maggiormente il layout…), ma l’idea mi sembra valida. Mi piace anche il paradigma che vi stà dietro: come dicono a Storytl, “un blog per chi non ha tempo di fare un blog” (ma forse anche per chi lo ha, direi io).

Al di là dei meriti e dei limiti di Storytlr, [il mio qui] trovo interessante quello che simili iniziative, col loro stesso sorgere, documentano dell’evoluzione del web: il focus si sposta verso il micro, l’annotazione rapida di testi, immagini, impressioni sostituisce sempre più spesso il post lungo e meditato del classico blog (si pensi al successo di Tumblr [il mio qui], al proposito, oltre allo stracitato Twitter). Tanto che il blog ora viene a ricostituirsi dall’assemblaggio di tanti piccoli pezzettini, tanti “segnali” che – presentati insieme – restituiscono la storia e la caratteristica del dato blogger…

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Jaiku e il microblogging


Da tempo pensavo di scrivere qualcosa sul fenomeno del microblogging, e di Jaiku in particolare. Ma poi l’idea di affrontare la cosa in maniera meditata e sistematica, alla fine mi scoraggiava e mi faceva desistere. Troppe le cose da dire, da considerare, per qualcosa che potrebbe essere – per la sua specifica natura tecnologica, per il tipo di relazione tra persone che può instaurare, e tanto altro – forse meglio oggetto di una tesi di laurea in sociologia, o qualcosa del genere.

Allora ho pensato alla natura di questo blog, nato appunto con l’intento non di affrontare gli argomenti tecnologici in maniera sistematica ed esaustiva, e nemmeno per offrire un punto di vista imparziale e aridamente “neutro” sugli argomenti trattati, ma per offrire, a chi fosse interessato, dei semplici spunti di una esperienza di relazione con il personal computer e – soprattutto – con l’umanità che intorno a questo fenomeno si raccoglie.

Allora l’idea si è tramutata nel lasciar traccia, solamente, di una esperienza dall’interno di questo fenomeno, come di tanti altri. Una esperienza personale, certamente parziale. Comunque interessante: nel senso, che mi sono accorto di quanto sia intrigante questa sottile e veloce trama di piccoli post e messaggi, e relative risposte, che scorre quasi “sopra” l’universo di Internet, costituita dai microbloggers che fanno uso di servizi quali Twitter, Jaiuku e tanti altri. Sono come cose in rapida mutazione, al cui confronto il classico blog o forum che sia, viene poi percepito come “lento”, più articolato ma “impegnativo”, forse. A volte basta intervenire in un argomento di discussione, per rimanere (piacevolmente) invischiati in una serie di battute e risposte, su un argomento che magari ci appassiona, intervenendo magari tramite uno dei tanti istant-messanger con i quali si interagisce con questi servizi.

Ho sotto gli occhi, ad esempio, un argomento di discussione che ho aperto stamattina, sul canale linux di Jaiku, in un momento in cui mi sono chiesto, banalmente, quale distribuzione linux usare per il computer di casa, che ha raccolto in poco tempo una serie non trascurabile di risposte interessanti…

Ci sarebbe da approfondire anche, l’importante aspetto della mobilità, poichè è evidente che molti di questi servizi, sono concepiti e ottimizzati per un uso fondamentale anche da dispositivi mobili, quali celluari: basta usare la pagina wap di Jaiuku o (qualora il telefono lo consenta) scaricarsi l’apposito applicativo, per capire quanta cura ed attenzione viene posta all’espetto della fruizione “in mobilità” (anche a livello di potenziale marketing – ricordiamo che dietro Jaiku c’e’ il gigante Google, ora, che sta iniziando a puntare sull’advertising per celluari…). Più in generale, non è certo segno di grande preveggenza, ormai, dire che la prossima rivoluzione di Internet sarà la fruizione sempre più completa con piccoli dispositivi mobili, svincolata da questi gigioni ancora “impicciosi” che sono i personal computer ed anche i laptop!

C’e’ una morale, insomma? I modi di relazione sociale sono molti, e molti se ne continuano a scoprire, grazie anche alle possibilità offerte da vari dispositivi mobili. Ecco: la rete di messaggi dei microbloggers penso sia tra questi….

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Arrivato il nuovo Tumblr 3.0, “il tumblelog” si rinnova!

Il fenomeno dei blog, colonna portante del famoso web2.0, ha aperto la porta ad una serie di interessanti variazioni sul tema, come i microblog e i tumblelog, che il sottoscritto ha scoperto solo mooolto di recente (con lo sbarco su twitter e poi la trasmigrazione su Jaiku, e l’apertura del tumblelog “sperimentale” su Tumblr).

Oggi sulla rete di Jaiku (e immagino in molti altri canali telematici) si è parlato e discusso molto della nuova release di Tumblr. molto attesa ed arrivata oggi in “perfetto orario” rispetto agli annunci dell’ormai famoso sito. Le modifiche sono molte e gli appassionati sono già al lavoro sul loro tumblelog per capire a fondo la nuova release… Intanto cercando nel mio Google Reader per un feed con il termine “Tumblr”, trovo un articolo approfondito su Read/Write Web:

Tumblr is announcing a number of new features today. We touch briefly on these features in the podcast, but also discuss David’s vision for Tumblr. We also discuss how his service is specifically different than two competitors (Twitter and FriendFeed). In this post, I’ll quickly cover how Tumblr is different, as well as put the spotlight on the new features being announced for Tumblr.

New Release: Tumblr 3.0 & Interview with Founder on Read/WriteTalk

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