Scritto alla lavagna (diario interattivo 1)

‘dietro la lavagna’ (Barbara Bonacina)

Partiti! Siamo partiti con la scuola, e anche con la lavagna nuova. Che non è la vecchia cara lavagna di ardesia…si chiama LIM ed è tutta da scoprire. Bene. Lo faremo insieme.
Subito ecco un limite: non posso cacciarci dietro in castigo il povero Pierino perchè….è appesa al muro! Dovremo escogitare altri angoli dove mandare in meditazione i pargoli disobbedienti….
Prima di tutto l’accensione….sembra una cosa facile, ma ahimè…mai dare niente per scontato.
Con una certa baldanza mi avvio in classe dopo che il signor Diego, bidello fac-totum, ha collegato portatile e proiettore. E che ti vedo sulla meravigliosa superficie lavagnesca? Una bellissima immagine a forma di trapezio!! Ok, niente paura, la maestra sa usare il computer….e che ce vò?

Telecomando alla mano inizio ad andare su e giù dal menù. Chiamasi ‘smanettare’ quando non sai bene cosa fare…i ragazzi dicono la loro, e non uno per volta. A turno vengono chiamati: il bidello, la Grazia che ha fatto il corso, il segretario che ‘lui si che se ne intende’…risultato? Il bel trapezio rimane ostinatamente al suo posto.
In men che non si dica arriva l’intervallo e mentre i pargoli giocano in cortile la maestra dalla testa dura dichiara guerra alla macchina.
Mai dimenticare che questi aggeggi sono veramente tonti, velocissimamente tonti, capiscono solo un comando alla volta. Bene. Rifacciamo lentamente i passaggi e cerchiamo di capirci con l’autistico multimediale. Miracolosamente trovo un capitolo del menù che si chiama ‘trapezio’…sì, proprio così….tra-pe-zio. Ed è lui quello che mi serve…tic, tic, tic ed ecco che il fetente diventa un bel rettangolo: il desktop del portatile ingigantito sulla lavagna. “Bambiniiiii, la maestra ci è riuscitaaa” tutti dentro e 100 punti guadagnati in informatica!
“Ma come hai fatto?” Rispiego i passaggi, è come una assicurazione, un nodo al fazzoletto, io sono sicurissima di dimenticarli fra dieci minuti, i marmocchietti invece li hanno subito stampati nel cervello.
Ora si apre una questione: se avessi preparato tutto prima non sarei incappata in questo rallentamento ma…. non è neanche male la possibilità di far partecipare i bambini alla soluzione di questi spiccioli pratici problemi, tante volte trovare tutto bell’e pronto ci impedisce di imparare cose.

Ed ora la lezione. Pronti…via. Ma nooo che eravamo già partiti! Si, è vero….seconda tappa.
Non c’è un solo tipo di Lim, alcune funzionano al solo tocco delle dita, un po’ come l’ipad, per altre è indispensabile la penna…’maestra va bene anche la bic?” noooo, è una penna apposita, ovvio!
La nostra lavagna è di questo secondo tipo.
Una volta avviata scopriamo che può essere usata come semplice schermo del computer oppure, con un software apposito, come vera e propria lavagna per scrivere e disegnare….ma questo alla prossima lezione!

ciao ciao

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Pubblicato da Marco Castellani

Marco Castellani, astronomo, divulgatore, scrittore

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