Mi sto accorgendo che, pian piano, sta riuscendo a Facebook (forte della
sua amplissima diffusione, che la rende praticamente uno standard “de
facto”) quello che non è riuscito praticamente mai a nessuno (intendo
sul serio). Avete presente quei tastini blu con “mi piace” che compaiono
sempre più spesso nei diversi siti? Quelli che segnalano su Facebook il
gradimento di una qualsivoglia pagina web, per capirci.
La cosa simpatica è che oltre al numero di persone a cui piace una data
pagina, vengono elencati espressamente i tuoi amici che hanno dato il
gradimento. Siccome gli amici vengono scelti anche in base agli
interessi, non è raro trovarne nelle pagine che visitiamo
personalmente.
sua amplissima diffusione, che la rende praticamente uno standard “de
facto”) quello che non è riuscito praticamente mai a nessuno (intendo
sul serio). Avete presente quei tastini blu con “mi piace” che compaiono
sempre più spesso nei diversi siti? Quelli che segnalano su Facebook il
gradimento di una qualsivoglia pagina web, per capirci.
La cosa simpatica è che oltre al numero di persone a cui piace una data
pagina, vengono elencati espressamente i tuoi amici che hanno dato il
gradimento. Siccome gli amici vengono scelti anche in base agli
interessi, non è raro trovarne nelle pagine che visitiamo
personalmente.
Per esempio, a me che per lavoro e per passione scorro diverse pagine e
siti di argomento astronomico (e sempre di più trovo implementate i
widget di Facebook), non è raro imbattermi in un sito che trovo già
“apprezzato” da alcuni miei contatti. Questo innegabilmente rende la
navigazione meno impersonale e aggiunge in alcuni casi un gradevole
senso di comunità.
In questo modo si ottiene una sorta di “gradimento” della pagina, per di
più “personalizzato”, che tanti indici e rank secondo me non sono mai
riusciti a rendere interessante.