Nuovi orizzonti e vecchie bufale

Anche l’intelligenza artificiale ha un suo ventaglio di opinioni, evidentemente. Voglio dire che come per le persone, anche per i vari motori di IA, alla fine dipende un po’ a chi chiedi.

Il fatto è questo. Stavo concludendo la stesura degli atti del convegno per la Pace di Teramo, e come accade normalmente in questi casi ho cercato della documentazione aggiuntiva come sostegno di una tesi che stavo sostenendo nell’esposizione.

Invece di rivolgermi direttamente a Google (o ad Ecosia magari), come avrei fatto un tempo, mi è balzato in mente di domandare ai motori di intelligenza artificiale. La questione spicciola era scoprire se sono previste missioni verso Plutone, dopo il successo della New Horizons e le stupende foto di Plutone e di Caronte (la più grande delle sue lune) che ci ha consegnato. Volevo capire, segnatamente, se la documentazione su questa remota zona del Sistema Solare sarebbe rimasta “congelata” per diversi anni – come sospetto e sostengo nel contributo che sto preparando – oppure c’è già qualche documentata strategia di “ritorno a Plutone”. Ammetto di non avere informazioni in questo senso. Niente di meglio che chiedere, in questi casi.

La sonda New Horizons (NASA)

Ho un paio di amici ai quali rivolgermi: uno è il superfamoso chatGPT, l’altro è Bard (l’ultimo arrivato, ma sostenuto nientemeno che da Google). Chiediamo dunque agli amici, e vediamo un po’ cosa viene fuori.

Parto dall’ultimo arrivato, e mi rivolgo dunque a Bard. La domanda è semplice e piana: Dopo la missione New Horizons, ci sono in programma altre missioni spaziali verso Plutone?

Il tizio sembra ben informato (qui la conversazione integrale), e mi snocciola subito varie ipotetiche missioni, di cui io personalmente non sapevo un beneamato nulla (Persephone, Pluto Fast Flyby, Pluto Hopper, per la cronaca).

Non so se stia barando, se queste ipotetiche missioni se le sia inventate o no. Quindi rilancio. Chiedo se ne conosce anche altre, hai visto mai. Bard se la cava anche in questo caso, sostenendo tranquillo (o così a me pare) che ci sono molte altre missioni proposte verso Plutone (ignorante io che non ne sapevo nulla), e mi snocciola subito Pluto Clipper, Pluto Express e Pluto Lander. Chiosando infine con la considerazione che è ancora troppo presto per dire quali missioni saranno effettivamente lanciate, ma è chiaro che c’è molto interesse per l’esplorazione di questo affascinante oggetto del Sistema Solare. E che fosse chiaro, ormai era chiaro perfino per me.

Stanti i vari clamori di come però tali motori possano anche barare tranquillamente, cerco velocemente su Internet ma non trovo molte informazioni. Allora incalzo, voglio fargli scoprire le carte. Vedere se bara. Prendo l’ultima che ha menzionato, Pluto Lander, e chiedo maggiori informazioni. Per parte sua, Bard non si scompone per nulla al mio tentativo di metterlo alle corde, anzi si svincola elegantemente

Certo. La missione Pluto Lander è una missione ipotetica proposta da SpaceX, una società privata di esplorazione spaziale. La missione prevederebbe l’invio di un lander su Plutone, che esplorerebbe la superficie del pianeta nano e raccoglierebbe campioni di roccia e ghiaccio… (il resto lo leggete nella chat linkata)

Non manca di chiudere con una certa partecipazione emotiva (così mi pare) sostenendo che La missione Pluto Lander sarebbe una missione storica…

A questo punto chiedo a chatGPT, ponendo la medesima domanda, formulata nello stesso identico modo. Sostanzialmente, chatGPT a differenza del suo antagonista, non ne sa proprio niente. Come infatti si legge dalla chat, il tipo cade completamente dalle nuvole.

Fino alla mia data di conoscenza, che è settembre 2021, non ho informazioni specifiche su ulteriori missioni spaziali verso Plutone oltre la missione New Horizons, che ha raggiunto Plutone nel luglio 2015.

Quindi mi fornisce informazioni che già ho, invece di darmene delle nuove. Pazienza. Provo però ad aiutarlo: magari imbeccato debitamente, penso, qualcosa la tira fuori. Allora gli chiedo, così casualmente, se sia a conoscenza di una missione chiamata Pluto Lander.

La risposta è coerente con quanto aveva detto prima, niente da eccepire.

A settembre 2021, non esiste una missione spaziale chiamata “Pluto Lander” che sia stata ufficialmente pianificata o annunciata da alcuna agenzia spaziale. Tuttavia, posso immaginare come potrebbe essere una missione ipotetica chiamata “Pluto Lander”.

A parte quel ricordare di nuovo il settembre 2021 che mi inizia a diventare stucchevole, il dato è coerente. Però qui – nel tentativo di essere utile – supera sé stesso, e addirittura fantastica su questa missione, di cui conosce appena il nome (lo conosce solo perché glielo ho detto io).

Tuttavia, posso immaginare come potrebbe essere una missione ipotetica chiamata “Pluto Lander”. “Pluto Lander” sarebbe una missione spaziale concepita per studiare la superficie di Plutone in modo più dettagliato rispetto alla missione New Horizons, che è stata una missione di sorvolo che ha fornito una visione limitata del pianeta nano e dei suoi satelliti. Una missione di atterraggio su Plutone potrebbe fornire dati più approfonditi e consentire l’analisi diretta del suolo, delle rocce e della composizione atmosferica. Ecco alcuni aspetti chiave che potrebbero essere inclusi in una missione ipotetica “Pluto Lander” (il resto è nella chat completa)

Devo dire che è stato bravo a dedurre dal nome lander che dovrebbe essere una missione con atterraggio sul pianeta. Per il resto è spettacolare come non sapendo un cispolo fritto di tale missione fino ad un momento prima (o meglio fino a settembre 2021, come è noto) si permette di inventarsela lì per lì con le sue caratteristiche principali.

Il che mi meraviglia, ma un po’ mi preoccupa. Stiamo andando forse verso un mondo in cui si fa come si consigliava un tempo agli studenti impreparati, tipo se non sai, allora inventa? Anche il non sapere, mi dico, ha un valore. Anche fermarsi a dire non ne ho idea, ha un significato.

Se riempiamo costantemente, compulsivamente i vuoti (conoscitivi e altro) della nostra vita, come arriveramo a capire di più, a fare quelle transizioni di fase, a sperimentare quei passaggi di soglia, che forse solo dopo aver maturato un tempo di disagio, divengono possibili? Stiamo andando verso un mondo in cui comunque ce la raccontiamo, anche se la cosa è inventata?

E poi, a prescindere da tutto: ma le missioni di cui parlava Bard, sono tutte vere? Mi manca ancora di fare le opportune ricerche. Ma ho paura di mettermi a disquisire ancora con questi tizi artificiali. Una cosa ho capito: niente di nuovo sotto il Sole, alla fine te la incartano sempre, come si dice.

Loading

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *