Non mi sono pentito di avere (praticamente) abbandonato il mio account Twitter, tempo fa, per approdare a Mastodon. Sempre più il destino della piattaforma di microblogging sembra essere legato alle eccentricità del suo nuovo proprietario, per cui è lecito perfino dubitare sul destino a lungo termine di tale piattaforma. Per citare Paolo Attivissimo, la gestione di Twitter sotto Elon Musk sta inanellando una serie di idiozie informatiche davvero straordinarie.
L’ultima mossa è la scomparsa di Twitter Inc. che, come annota HDBlog.it, segna la nascita di una nuova era, sempre più Musk-dipendente. Dove appunto Twitter Inc. si scioglie nelle varie x-qualcosa dell’eccentrico miliardario.
Sopravvivenza a lungo termine o meno, il modello di riferimento per Twitter e questi altri grandi social è certamente contestabile, per diversi aspetti. In fondo è funzionale alla logica di mercato per cui tu, utente, sei anche la merce di scambio, per i dati che immetti spontaneamente nel sistema.
Per quanto Musk parli sempre di novità, la sua visione (consapevole o no) non mi pare così lontana da quanto denuncia la Carta della Nuova Umanità, quando parla di visione antropologica riduzionistica, algoritmica, materialistica, scientistica, consumistica, e alla fine nichilistica, e bellica, che questo mondo al collasso vorrebbe imporci.
Facile dire che all’inizio Internet non era così, era un campo di fibrillante sperimentazione. Man mano la commercializzazione del web ha imposto le sue logiche, i suoi modelli. Ritorno a pensare che l’unica vera novità (vediamo se prenderà veramente il largo) in questo scenario asfittico è la diffusione del fediverso. Dove ci si può già far casa, per cominciare a sperimentare un mondo retto ancora da logiche differenti.
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